L’ingresso in Sardegna per recarsi nelle proprie abitazioni, diverse da quella principale, da parte di non residenti è consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute e, comunque, secondo le prescrizioni dell’Ordinanza regionale n.5.
E’ quanto prevede l’art.1 dell’ordinanza n.9, prorogata ieri, che individua nel Corpo forestale regionale il supporto al personale sanitario di ATS nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di sottoposizione al tampone molecolare o antigenico, dichiarate dai passeggeri sulla piattaforma “Sardegna Sicura”.